E’ una festa per gli occhi, varcare la soglia lastricata di beole, ed entrare nel pittoresco e fantasioso agglomerato di scale e cortili, portici e loggiati dove sulle tegole dei tetti tra un comignolo e l’altro si annidano non solo uccelli di terracotta ma volatili veri, sui muri esterni non c’è un centimetro di superfice in cui non manchi uno stemma, un fregio, o un qualsiasi elemento decorativo.

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